La Mocidade Independente de Padre Miguel non è mai stata una delle scuole che preferisco. I suoi samba-enredos, almeno da quando ho iniziato a seguire il Carnevale di Rio de Janeiro, non hanno quella marcia in più che mi fa emozionare.
Anche quest’anno è andata così.
La Mocidade racconterà il tempo in tutte le sue coniugazioni. Quel tempo che ha il ritmo del battito del cuore, il tempo dei ricordi e delle speranze, il tempo della storia, il tempo dei sogni, il tempo del teletrasporto e del mondo virtuale. Il tempo della gioventù, che dà il nome alla scuola di samba.
Il soggetto dell’enredo può essere anche affascinante ma a me piacciono molto di più gli enredos che raccontano storie vere, che rispecchiano il mondo e le sue vicende. Mi piacciono le scuole che parlano di episodi d bellezza o che denunciano e dissacrano le storture della società con le loro allegorie.
Tutto ciò manca tremendamente nel samba-enredo della Mocidade “Eu sou o Tempo. Tempo é vida”, che anche musicalmente non mi fa impazzire.
L’elemento positivo però c’è. Ed è la presenza della grande musicista Elza Soares, che farà capolino nel carro abre-alas (quello che apre la sfilata della scuola di samba). Lo stesso samba-enredo inizia con le sue parole.
Per quanto mi riguarda (ma è un’opinione del tutto personale) finora è l’unica cosa veramente bella di questo Carnevale per la Mocidade.




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