La storia di Rio de Janeiro scorre parallelamente a quella del Brasile. A lungo tempo capitale del paese e città di riferimento dal punto di vista politico, la città ha conosciuto alcune fasi storiche principali che si distinguono nettamente.
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Fase 1 – La scoperta di Rio de Janeiro
Periodo che coincide con le esplorazioni portoghesi lungo la costa brasiliana. Il primo esploratore lusitano ad entrare nella Baia di Guanabara si dice sia Gaspar de Lemos, il quale approdò nelle insenature, su cui sarà in seguito fondata Rio, nel mese di gennaio del 1502. Gaspar de Lemos era al comando di una delle imbarcazioni della flotta di Pedro Álvares Cabral, considerato ufficialmente lo scopritore del Brasile.
Per un’introduzione generale alla storia di Rio de Janeiro si consiglia la seguente lettura:
Rio de Janeiro. Cronaca di una città troppo eccitante, di Ruy Castro (2003) – Ed.Guanda.
La Baia di Guanabara venne considerata la foce di un grande fiume e per questo fu denominata Rio de Janeiro (Fiume di Gennaio).
Fase 2 – Il periodo francese
Verso la fine del 1555 i francesi guidati da Nicolas Durand de Villegagnon si impossessarono della Baía de Guanabara e su una delle sue isole costruirono la fortificazione conosciuta con il nome di Forte Coligny. Contemporaneamente, i francesi tessero alleanze con le popolazioni autoctone: i Tupinambás e i Tamoios.
Fase 3 – Il periodo coloniale
L’occupazione francese durò poco tempo: il 1 marzo del 1565 Estácio de Sá, al comando delle truppe portoghesi sbarcò vicinissimo al Pão de Açucar e fondò ufficialmente la città di São Sebastião do Rio de Janeiro. Proprio su una piccola spiaggia ai piedi del morro venne avviata la costruzione di una fortezza che ancora oggi è una base delle forze militari brasiliane.
Nel 1567 i francesi e i loro alleati indigeni furono definitivamente sconfitti ed ebbero così inizio lo sviluppo della città, l’urbanizzazione e il popolamento delle zone più interne. È in questo momento che comincia a prendere forma il nucleo dell’attuale centro storico carioca.
In questi anni lo sviluppo della città prosegue lentamente. Alla metà del XVII secolo gli abitanti sono però circa 30.000 e Rio de Janeiro si afferma come la città più popolosa della colonia brasiliana. Con il tempo essa diviene un nodo strategico nella politica coloniale della corona portoghese e il punto di smistamento delle materie prime e dei ricchi giacimenti del Minas Gerais, tanto che nel nel 1763 Rio diviene, al posto di Salvador, la capitale ufficiale della colonia brasiliana.
La consacrazione definitiva di Rio de Janeiro come grande centro di potere politico coincise con il trasferimento della corte portoghese nella città carioca, in seguito alle guerre napoleoniche. Rio venne convertita nel centro politico dell’Impero portoghese e in questi anni furono avviate opere pubbliche importanti, si fondarono accademie e scuole e si intensificò la vita culturale della città.
Fase 4 – Il periodo imperiale
Con l’indipendenza del Brasile ottenuta nel 1822, Rio de Janeiro è proclamata di fatto capitale dell’Impero del Brasile e per questo concentrerà sempre di più la vita politica del neonato stato.
Allo stesso tempo, Rio de Janeiro viene scollegata dalla regione circostante, che formerà un nuovo stato con capitale Niterói e cominciano ad acquisire rilevanza economica e produttiva gli stati di São Paulo e Minas Gerais, soprattutto per quel che riguarda l’economia del caffè.
Fase 4 – Il periodo repubblicano
Con l’avvento della Repubblica in Brasile, verso la fine del XIX secolo, Rio de Janeiro comincia a crescere a ritmi molto accelerati. La popolazione raddoppia in pochi anni e nel 1890 Rio possiede già più di mezzo milione di abitanti. Il Brasile ha da poco dichiarato illegale la schiavitù e per questo la necessità di manodopera spinge molti ad emigrare verso la capitale della nuova repubblica brasiliana. Da molte zone del Brasile e dell’Europa in tanti partono per Rio de Janeiro in cerca di lavoro e di fortuna. In questo stesso periodo vedono la luce le prime favelas della città e il centro storico vede crescere problemi di igiene, povertà ed epidemie.
Per risolvere questi gravi problemi si procedette con campagne di vaccinazione di massa (la campagna contro il vaiolo sfociò in una rivolta popolare di massa a causa dell’impiego della forza da parte delle autorità pubbliche) e con ambiziose riforme urbanistiche. Quella di Pereira Passos rivoluzionò il centro della città. Molti edifici storici e quartieri appartenenti al periodo fondativo della città vennero rasi al suolo per realizzare ampi viali e nuove opere come il teatro municipale e l’Avenida Rio Branco (attuale arteria del centro). Si tratterà di una netta trasformazione, che porterà anche all’urbanizzazione progressiva della zona sud e allo sviluppo di quartieri come Flamengo, Botafogo, Copacabana e Ipanema.
Nel 1908 vengono messe in funzione le cabinovie del Pan di Zucchero. Nel 1923 sorge l’albergo Copacabana Palace, che consacrerà Rio de Janeiro come destinazione turistica internazionale. Nel 1931 viene inaugurato il monumento del Cristo Redentor.
Ma il destino della città rimane pur sempre collegato alle vicende di un grande paese, il Brasile, il cui presidente Juscelino Kubitschek nel 1960 da vita al sogno brasiliano di una nuova moderna capitale. Con la fondazione di Brasilia, Rio de Janeiro perde il titolo di capitale politica del paese e gli equilibri strategici ed economici brasiliani iniziano a prendere anche altre direzioni. Rio de Janeiro torna ad essere capitale dello stato di Guanabara e. nel 1975, del nuovo stato nato dalla fusione di questo con l’antico stato di Rio de Janeiro.
Rio de Janeiro oggi
Oggi Rio è una città di contrasti. Da un lato è uno dei grandi centri economici del paese, dall’altro è lo scenario di irrisolti fenomeni di povertà e marginalità urbana. Il processo di favelizzazione è tuttora in atto e nei primi anni del 2000 quasi il 20% della popolazione risiedeva nelle comunidades carentes o favelas.
Per approfondire la nascita e l’evoluzione delle favelas a Rio de Janeiro si suggerisce la seguente lettura:
Um século de favelas, di Alba Zaluar e Marcos Alvito (org.) (1998) – Fundação Getulio Vargas Editora.
Rio è la città dei grandi eventi internazionali iniziati con la Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite del 1992 e che culmineranno con la realizzazione dei Campionati mondiali di calcio nel 2014 e con le Olimpiadi del 2016; ma è anche la città della costante insicurezza dovuta al crimine organizzato e ai continui contrasti che questo scatena.
Nonostante tutto, però, Rio de Janeiro rimane un grande laboratorio sociale e culturale, capitale di un paese in forte espansione economica e sociale e una destinazione di viaggio capace di imprimere a vita il cuore di chi la conosce.