Amazzonia, viaggio, avventura, denaro, popoli indigeni, anima. E un fiore.
Questi gli ingredienti di un libro del 2014, “Taraipú. Viaggio in Amazzonia”, pubblicato dalla casa editrice Ibis. Ho appena finito di leggerlo e ve lo consiglio.
È una storia avvincente, quella raccontata da Flaviano Bianchini in Taraipú. Storia da leggere tutta d’un fiato raccontata da chi le cose dell’Amazzonia, si vede in ogni riga del libro, le conosce da vicino.
Non siamo in Brasile ma in Perù. Non conta però. Quel che conta è che siamo in Amazzonia e le circostanze descritte dall’autore, ambientalista e appassionato di viaggi, si sarebbero potute avere in qualsiasi angolo della grande foresta.
Tra l’altro, Flaviano Bianchini è anche fondatore dell’organizzazione non governativa Source International, che sostiene le comunità indigene che vivono situazioni di conflitto ambientale e inquinamento del territorio con i relativi danni per salute e cultura.
La trama del libro ruota attorno alla ricerca di un fiore misterioso: il Taraipú, appunto. Il protagonista volerà in Perù ingaggiato da un altrettanto misterioso centro di ricerca, si inoltrerà nel fitto della selva amazzonica risalendo corsi d’acqua sempre più stretti, incontrerà personaggi stravaganti, figure senza scrupoli, sciamani, attivisti, ribeirinhos di grandi e piccoli fiumi. Percorrerà sentieri fangosi, scavalcando vallate, mescolandosi con comunità indigene che vanno avanti come funamboli in bilico su mondi diversi e dai valori quasi sempre opposti.
Taraipú racconta l’Amazzonia più autentica dei nostri giorni. Ne mostra uomini e donne. Ne denuncia problemi, traffici e conflitti. Fa emergere la spregiudicatezza del capitalismo più selvaggio nei confronti della natura e di culture che, invece, vivono da sempre in armonia con l’ambiente.
Taraipú è un viaggio alla riscoperta dell’anima e della coscienza dell’individuo, che possono fiorire solo se si rispetta la foresta con tutto ciò che essa avvolge.
Se poi è vero che, come affermava Tom Jobim, tutto è foresta, allora Taraipú è la ricerca del fiore che ognuno di noi, non necessariamente in Amazzonia, può intraprendere per fare la differenza e migliorare il mondo.
Buona lettura!
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