Se c’è un luogo amato dai carioca quando Rio de Janeiro sfoggia i suoi insopportabili quaranta gradi all’ombra, questo è la città di Petrópolis.
Se non la conoscete, è una cittadina fresca, dalla storia importante e incastonata nella cornice di un ambiente montano e tropicale. Petrópolis si trova nella Região Serrana dello stato di Rio de Janeiro, immersa nel paesaggio delle cime coperte di mata atlântica (la vegetazione tipica di questa parte dell’America del Sud).
L’importanza di Petrópolis per i carioca non è legata, però, soltanto alle questioni climatiche. La cittadina fluminense possiede infatti un posto tutto suo nella storia brasiliana: è una città imperiale ed è frutto e simbolo di un Brasile che sognava l’avanguardia.
In occasione del Carnevale di Rio de Janeiro 2019, la Vila Isabel, scuola di samba originariamente frequentata dagli abitanti della favela di Morro dos Macacos e oggi una delle più legate alla tradizione, porterà al Sambódromo questo sogno.
Un sogno nato all’insegna di tre figure importanti per il Brasile. Tre uomini che portavano lo stesso nome, Pietro: due imperatori e un santo.
Per questo il samba-enredo 2019 della Vila Isabel si chiama “Em nome do pai, do filho e dos santos – a Vila canta a cidade de Pedro”.
Il primo imperatore, Pedro, nel 1822 percorreva la strada dell’oro che collegava Rio de Janeiro con il Minas Gerais e si trovò a trascorrere del tempo tra quelle montagne. Rimase incantato dalla loro bellezza e acquistò delle terre.
Pedro II, secondo imperatore, nel 1843 firmò il decreto con cui dava inizio alla costruzione della città: a realizzarla avrebbero contribuito alcuni immigrati provenienti dalla Germania. Videro coì la luce gli splendidi edifici pubblici che ancora oggi destano meraviglia in chi li visita: primi fra tutti il palazzo imperiale, in cui la corte trascorreva i mesi estivi e il palazzo di cristallo.
Il terzo Pedro è San Pietro d’Alcantara, frate francescano che dal 1826 è il patrono del Brasile. Qualche secolo prima, questo frate spagnolo era stato il confessore di Giovanni III, che apparteneva alla famiglia monarchica portoghese da cui discendevano i due imperatori brasiliani (i quali portavano il loro nome in omaggio al Santo). Non sarà neanche un caso che San Pietro d’Alcantara è il patrono della città di Petrópolis…
Oltre alle figure storiche che hanno fondato e vissuto Petrópolis, la Vila Isabel canta anche gli índios coroados che popolavano la zona prima della fondazione. Celebra il sogno avveniristico di quella che è stata la seconda città progettata sulla carta delle tante che sono sorte in Brasile. Celebra Santos Dumont, pioniere dell’aviazione che qui aveva la sua casa. Celebra la tecnologia che ha sempre avuto un rapporto stretto con la città imperiale: qui, nel 1861, venne costruita la prima strada con tecnologia macadam di tutta l’America Latina (si chiamava Estrada União e Indústria) e sempre a Petrópolis si trova la sede del Laboratório Nacional de Computação Científica.
Insomma, con un samba-enredo orecchiabile e di classe, la Vila Isabel, che porta il nome della principessa Isabella, figlia di Pedro II, sfilerà per ricordare a tutti la storia e il sogno di progresso di una città e di chi l’ha immaginata.




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