Dietro i palazzoni di Copacabana, all’altezza della Rua Santa Clara e della stazione della metropolitana Siqueira Campos, si trova la comunità della Ladeira dos Tabajaras. È una delle favelas della zona sud di Rio de Janeiro.
Si estende sull’omonima montagna e prende il nome dalla strada tutta in salita che salendo da Copacabana consente di svalicare fino a Botafogo nella Rua Real Grandeza. A sua volta, la strada omaggia i Tabajaras, uno dei gruppi in cui tradizionalmente sono suddivisi gli indigeni tupi originari del litorale brasiliano e che vivevano anche in questa zona. Attualmente, i Tabajaras vivono soltanto in alcune località nella parte occidentale dello stato del Ceará (nord-est brasiliano).
La Ladeira dos Tabajaras è una comunità di medie dimensioni, si estende tra i quartieri di Copacabana e Botafogo e fa parte del Complexo dos Cabritos, che si sviluppa tra le alture del Morro de São João Batista e il Morro dos Cabritos. Nelle tre parti in cui è ufficialmente suddivisa la favela, vivono circa 1.100 persone.
La strada della Ladeira dos Tabajaras, da cui prende il nome la favela, è un progetto che risale al 1855: quello che allora era solo un sentiero venne trasformato nella prima via di comunicazione di una certa importanza che collegava Botafogo (e quindi il nucleo storico della città) con Copacabana. Inizialmente, la nuova strada si chiamava Ladeira do Barroso in omaggio a José Martins Barroso, ingegnere che la progettò per consentire all’imperatore Dom Pedro di raggiungere più rapidamente e agevolmente la piccola chiesa che si trovava all’altezza dell’attuale Posto 6 della spiaggia di Copacabana.
La favela di Ladeira dos Tabajaras nasce ufficialmente nel 1921. In quell’anno, diciannove famiglie di lavoratori del vicino cimitero costruirono qui la loro abitazione con l’appoggio della Santa Casa da Misericórdia (antica fratellanza religiosa fondata nel 1498 in Portogallo e presenta in Brasile dal 1539).
La comunità, nel frattempo cresciuta in dimensioni e popolazione, è sopravvissuta alle rimozioni forzate intraprese durante il periodo della dittatura militare. Anche qui, come purtroppo è accaduto in praticamente tutte le favelas della città, sono arrivati i clan dei narcotrafficanti. Negli anni Novanta si sono presentate delle spinte alla rimozione dovute, secondo molti, alle pressioni del mercato immobiliare (si tratta di un’area di pregio). Nel 1995, la scuola di samba Unidos da Villa Rica, che ha sede nella comunità ed è l’espressione più tradizionale del samba a Copacabana, ha sfilato – unica volta nella storia -, nel gruppo speciale del Carnevale di Rio.
Nel 2011 la favela di Ladeira dos Tabajaras è stata pacificata nell’ambito del vasto programma delle UPPs e le condizioni di sicurezza sono migliorate. Da allora, la comunità ha conosciuto uno sviluppo turistico senza precedenti così come è accaduto in altre favelas a Rio de Janeiro. Sono sorte numerose attività commerciali e oggi trovate ristorantini tipici, bar e ostelli. Più di tutto, però, ciò che attrae i visitatori è la meravigliosa vista che spazia dalla spiaggia di Copacabana al Pan di Zucchero (quello che si gode dalla Ladeira dos Tabajaras è sicuramente uno dei più bei panorami di Rio de Janeiro).
Oggi Ladeira dos Tabajaras è una favela in bilico tra la lunga tradizione di una comunità tra le più antiche di Rio, la gentrificazione selvaggia e la guerra del traffico di droga che, nonostante la pacificazione, continua a fare tristemente pressione.
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