Molti mi scrivono per sapere se serve una guida turistica a Paraty. Intanto, ci tengo a dire che se c’è un luogo che mi ispira particolarmente vicino Rio de Janeiro, questo è proprio Paraty. Visitare questa perla coloniale, lo dico sempre a chi mi contatta, è la ciliegina sulla torta di un viaggio a Rio. Paraty ha un’anima tutta sua, ed è del tutto diversa dalle località del litorale nord come Búzios e Arraial do Cabo.
Avete presente la scena finale del film Il Barbiere di Rio? ecco quella è Paraty! Si tratta di un’antica cittadina coloniale che ha conservato, pressoché intatto, il fascino maturato nei secoli (qui, infatti, giungeva il Caminho Velho, strade reale lungo la quale dal Minas Gerais, all’interno del Brasile, venivano trasportate le ricchezze da imbarcare verso il Portogallo). Inoltre, Paraty è avvolta da montagne su cui crescono lussureggianti distese di foresta atlantica che nascondono luoghi magici come le tante cascate cristalline: è la Serra da Bocaina, catena montuosa che, tra le altre cose, funziona da confine tra gli stati di Rio de Janeiro e San Paolo, protetta dall’omonimo parco nazionale.
Se alle spalle della cittadina coloniale trionfa il verde, affacciandosi dal lato opposto si potrà godere dell’infinità atlantica che qui si ricompone in isole, spiagge nascoste e insenature. Di fatto, l’intera regione è un paradiso per chi ama stare a contatto con la natura, praticare sport all’aria aperta e viaggiare in modo attivo.
Gli amanti dell’outdoor a Paraty non si annoieranno di certo! Ultimo ingrediente è il fermento che fa di Paraty una delle capitali culturali del Brasile (si svolge qui, per esempio, la FLIP Festa Literária Internacional de Paraty tra i maggiori eventi letterari del continente latinoamericano). Per non parlare poi della gastronomia tropicale da far venire l’acquolina in bocca…

Insomma, andate a Paraty e non ve ne pentirete! Tra l’altro è anche un’ottima base per esplorare Ilha Grande e la vicina Angra dos Reis o per fare tappa durante un viaggio lungo il litorale “caiçara”, cioè la suggestiva fascia costiera tra Rio de Janeiro e San Paolo.
Paraty: perché esplorarla con una guida turistica e ambientale?
Fatelo con qualcuno che conosca il luogo, però. Soprattutto se avete poco tempo e ci tenete a vivere un’esperienza il più completa possibile, una guida turistica a Paraty e dintorni farà la differenza. Vi accompagnerà negli angoli meno esplorati, vi farà risparmiare ore preziose organizzando i trasporti e la logistica, vi farà incontrare le persone del posto, i caiçara, come in una vera immersione. Visitare Paraty con una guida turistica significa avere la possibilità di fare dei tour privati studiati su misura delle vostre esigenze, di fare escursioni indimenticabili e di ottenere il meglio da questo luogo così speciale.
Per questo la risposta alla domanda iniziale è: sì, ha molto senso rivolgersi ad una guida turistica a Paraty, Ilha grande e dintorni. Tuttavia occorre scegliere bene e per questo ci tengo a consigliarvi il mio amico Rocco Belletti, italiano trasferitosi in Brasile molti anni fa. Rocco è un professionista di grande fiducia e competenza. Vive e lavora a Paraty e ha disegnato la sua attività lavorativa attorno a questi luoghi, che ama immensamente. Non per portare il turismo di massa ma per condividere la magia e la bellezza, oserei dire quasi terapeutici, di questo luogo e per creare momenti di scambio tra il viaggiatore consapevole e le comunità locali. Il tutto nel segno della sostenibilità socio-ambientale (infatti Rocco è anche guida ambientale).
Se siete questo tipo di viaggiatori, contattate Rocco (trovate tutti i contatti più avanti). Rocco, con la sua incredibile energia e la sua squadra pronta a farsi in quattro per voi, sapranno rendere speciale il vostro viaggio dal transfer da Rio de Janeiro a Paraty (e viceversa) fino ad ogni singola esperienza.
Ho intervistato Rocco per farvelo conoscere meglio mentre qui vi lascio i suoi contatti. Potete contattarlo a nome di DentroRiodejaneiro e avrà un occhio di riguardo per voi. Buona lettura e buon viaggio!
ECCO COME CONTATTARE ROCCO BELLETTI, guida turistica e ambientale a Paraty
Potete contattare Rocco via email scrivendo a reserva@paratyperte.com oppure via WhatsApp al numero brasiliano +5524998919716. Sul suo sito web www.paratyperte.com troverete tutti i moduli di contatto.
Rocco è un mio amico perciò, per rompere il ghiaccio (che con Rocco comunque non esiste!), potrete dirgli che siete lettori di DentroRiodejaneiro (Rocco ha sempre un occhio di riguardo per i miei lettori). Potete anche scrivere a me su dentroriodejaneiro@gmail.com e sarà un piacere aiutarvi a contattare Rocco.

Intervista a Rocco Belletti, guida turistica a Paraty
Piacere, Rocco! Per favore, presentati ai nostri lettori e raccontaci di come è nato il tuo legame con il Brasile
Ciao a tutti! Il Brasile è entrato nel mio immaginario sin dall’infanzia quando mi piaceva vedere un cartone animato, “Los Tres Caballeros”, in parte ambientato in Brasile. Il legame si è rafforzato quando a 18 anni conobbi Emina, una ragazza brasiliana nata nel sud del Brasile che però viveva a Macerata, vicino a Civitanova Marche, dove abitavo io.
Negli anni dell’università svolsi un programma di interscambio a Valencia, in Spagna. Lì ero diventato molto amico di uno studente brasiliano, Eduardo di San Paolo. Ricordo che una sera assistemmo al concerto di Carlinhos Brown e fu colpo di fulmine con l’energia della musica brasiliana. In seguito, andai a studiare a Dublino, dove ho avuto molti amici brasiliani. Mi fidanzai con Carol, ragazza di Salvador de Bahia. Quando per lei arrivò il momento di tornare a casa, le promisi che l’avrei raggiunta sei mesi dopo per vivere insieme in Brasile. Così feci ma poi ci siamo lasciati dopo neanche una settimana.
A me però il Brasile piaceva. Decisi di rimanere un altro po’ per vedere cosa succedeva e, da allora, sono passati quasi sedici anni, tra innumerevoli avventure e con un amore infinito per questo luogo. I miei amici di scuola, che mi chiamavano Rocchigno du Brasil, ci hanno visto lungo!

Come hai iniziato e da quanto tempo svolgi il mestiere di guida turistica?
Ero alla presentazione di un corso di formazione del Sebrae (l’ente brasiliano che supporta le piccole imprese) e una guida turistica si sedette vicino a me. Non ne ricordo il nome né il volto. So solo che durante l’intervallo mi consigliò di iscrivermi al corso. Riteneva fosse adatto a me, visto il mio carattere e per il fatto che conoscevo tre lingue straniere, e pensava che avrei potuto far conoscere la bellezza del Brasile al mondo. Per me fu come incontrare un angelo: accettai il consiglio e all’inizio del 2012 mi sono iscritto al corso per guide turistiche, della durata di un anno.
Ancor prima di terminare il corso, un mio professore, Thomas che aveva un’agenzia di turismo ecologico e avventura, mi fece un contratto per aiutarlo con una traversata in varie spiagge remote nella zona di Paraty. Si trattava di un trekking di tre giorni da Pouso da Juatinga a Praia do Sono attraversando la foresta atlantica tra cascate, spiagge meravigliose e villaggi di pescatori. Questa fu la mia prima esperienza come guida ambientale escursionistica.
Oltre a Paraty, in che zone offri i tuoi servizi di guida turistica?
I lavori di guida turistica e guida ambientale escursionistica li svolgo a Paraty, Ilha Grande e Rio de Janeiro, a San Paolo e in alcuni altri luoghi dello stato di San Paolo come Ubatuba, Cunha, Santos, Bertioga, Mogi das Cruzes, ecc.
Inoltre, lavoro come accompagnatore turistico per gruppi presso altre destinazioni brasiliane come i canyon del Rio Grande do Sul o la foresta amazzonica. Ogni tanto lavoro anche in altri Paesi sudamericani come Bolivia e Cile (dove per piccoli periodi ho anche vissuto).

Cosa diresti a chi sta pensando di visitare il litorale tra Rio de Janeiro e San Paolo? Perché un viaggiatore dovrebbe lasciarsi alle spalle le grandi città per dirigersi verso Paraty o il litorale caiçara?
Direi che, se vogliono fare un’immersione nella natura tropicale del Brasile, fanno molto bene a fare questa scelta. Sono posti stupendi dove, in uno stesso giorno, si può respirare il profumo della foresta pluviale atlantica, immergersi in terapeutiche cascate e rilassarsi in spiagge oceaniche paradisiache che riflettono il verde della mata. Chi vuole conoscere queste zone, deve però sapere che la foresta esiste grazie alla pioggia, che qui non manca. In caso piovesse, perciò, bisogna saper apprezzare ugualmente la natura (aiuta comunque il fatto che qui non fa mai freddo).
Qual è il valore aggiunto di rivolgersi a una guida turistica a Paraty, Angra dos Reis o Ilha Grande?
Vivere avventurosi giorni di vacanza con più sicurezza, rilassandosi e divertendosi di più. Inoltre, affidarsi ad una guida turistica consente di ottimizzare i tempi, conoscere più luoghi e conoscerli più profondamente. L’esperienza mi dice che è anche un modo per interagire maggiormente con la popolazione e per sperimentare molte altre belle cose che si scoprono sul momento!
Prova a definire in due righe il tuo lavoro di guida turistica a Paraty.
Il mio lavoro di guida turistica consiste nel rendere più armoniosa, allegra, profonda e divertente, l’esperienza di viaggio di persone di tutto il mondo. Voglio contribuire ad avvicinare, emotivamente e culturalmente, i viaggiatori alla natura e alla cultura locale di Paraty e degli altri luoghi che visitano.

Ci diresti tre cose che ti identificano e ispirano il tuo lavoro e tre cose che sono invece distanti dal tuo approccio al turismo?
Natura, affetto e creatività identificano e ispirano il mio lavoro, mentre cose distanti sono la superficialità, la freddezza e la mancanza di empatia.
Come scegliere al meglio una guida turistica a Paraty e dintorni?
Questo, caro Simone, è un grande assist e non posso fare altro che ringraziare e tirare in porta dicendo che, oltre ad essere guida turistica, sono anche un tour operator a Paraty. Dunque sicuramente consiglierei di rivolgersi a me e alla mia squadra!
Ti piace lavorare con i turisti italiani? Cos’hai da offrirgli?
Sì, molto! Parlando e stando con loro, mi ricollego mentalmente e spiritualmente con le mie radici, i miei genitori, i miei familiari e i miei amici. Allo stesso tempo amo lavorare con turisti di tutto il mondo, perché considero ogni persona “planetaria” e unica: ciascuna persona porta con sé qualcosa di prezioso che mi rimane nel cuore e contribuisce alla mia crescita mentale e spirituale.
Offro loro la mia piena presenza per aiutarli a vivere autentici momenti di serenità, di immersione nella natura e nella cultura locale oltre che la bellezza di nuovi incontri, nuovi sapori ed esperienze ecologiche che possono essere utili per evolvere come esseri umani.
Cinque attrazioni tra Rio de Janeiro e San Paolo che, secondo te, tutti i viaggiatori dovrebbero conoscere almeno una volta nella vita?
Ce ne sarebbero minimo venti e la metà si trovano nella zona di Paraty ma, per risponderti, direi: Pedra Bonita e Parque das Ruinas a Rio de Janeiro, Praia de Dois Rios con il suo museo del carcere ad Ilha Grande, Praia de Itamambuca ad Ubatuba e la Pedra da Macela con la sua vista all’alba a Cunha.

Quali sono le escursioni e le esperienze che offri e che ritieni più interessanti?
Ai primi posto metto:
- la Guarani Tribe Experience, vera e propria immersione in un villaggio indigeno Guarani, che normalmente realizzo qui a Paraty ma che è possibile vivere anche a San Paolo;
- l’Alba Chiara Canoa Experience, incredibile remata all’alba tra le mangrovie, verso spiagge ed isole deserte;
- il Paraty Running Tour, tour di corsa per avere una visione più ampia della città e di se stessi;
- l’escursione in barca al Saco do Mamanguá e al picco del Pão de Açucar di Paraty;
- l’hiking lungo il Cammino dell’Oro tra magnifiche cascate;
- la cooking class brasiliana, una vera e propria lezione di cucina brasiliana per aggiungere un tocco tropicale alle proprie doti culinarie.
Come funziona una visita guidata a Paraty, Ilha Grande o presso le altre destinazioni su cui lavori?
Le mie visite guidate a Paraty e presso tutte le altre destinazioni su cui opero sono private e costruite su misura in base alle caratteristiche e preferenze di chi le prenota.
Proponi anche dei pacchetti di più giorni?
Sì, la maggior parte delle persone che si rivolgono a me come guida privata a Paraty e dintorni e scelgono i miei tour prenotano pacchetti di vari giorni. In questo modo hanno la possibilità di fare un’immersione completa in questa zona del Brasile dove si respira pienamente l’anima tropicale del Paese. È una maniera intelligente di portare a casa momenti memorabili tra Rio de Janeiro, Paraty, Ilha Grande e São Paulo.

Quali servizi metti a disposizione?
Mi occupo del transfer privato a Paraty da Rio de Janeiro e San Paolo (da aeroporti e strutture ricettive), della prenotazione di pousadas e hotel. Ci sono poi le escursioni e i tour ecologici in bicicletta o a piedi, i trekking, le gite in canoa e in barca a vela a Ilha Grande e non solo. Realizzo esperienze di natura umana e antropologica come la visita a villaggi indigeni, ai quilombos (comunità protette dalla Costituzione brasiliana, dove vivono i discendenti degli schiavi che fuggivano dallo sfruttamento per rifugiarsi), ai piccoli villaggi caiçara (popolazioni tradizionali native del litorale del Sudest brasiliano). Spesso organizzo dei veri e propri percorsi che coniugano attività creative, ecologiche e terapeutiche abbinando, per esempio, lezioni di pittura con artisti caiçara o sessioni di yoga davanti alla spiaggia e attività ecologiche a sorpresa.
Parlando di sicurezza, il litorale “caiçara” è sicuro per i turisti? Ci sono rischi sanitari?
Secondo me sì, molto sicuro, ma se non si conoscono i luoghi è sempre bene rivolgersi ad una guida esperta. Dal punto di vista sanitario, in alcuni periodi dell’anno c’è un rischio più alto legato alla dengue (soprattutto nel periodo estivo brasiliano dove fa più caldo e le piogge sono più frequenti e intense).
Che tipo di viaggiatori si incontrano tra Paraty e Ilha Grande, nei tuoi luoghi insomma?
Di tutti i tipi, ma molte coppie e molte famiglie.
Perché un turista indipendente dovrebbe contrattare una guida a Paraty?
Per rendere la propria esperienza più profonda. Io per primo sono stato viaggiatore indipendente e sono convinto sia un modo per fare delle bellissime esperienze. Tuttavia troppo spesso ci si affida al caso così, a volte, per mancanza di tempo può capitare di non riuscire a conoscere e scoprire l’essenza del luogo e di perdere delle belle opportunità.
Cosa pensi del cosiddetto”overtourism”, cioè dell’eccesso di turismo, della sua scarsa qualità e di tutto ciò che comporta?
Penso sia un pericolo per la natura e che l’impatto socio-ambientale può essere devastante.
Le zone in cui operi vivono questo fenomeno preoccupante?
In alcuni giorni dell’anno sì. Soprattutto in prossimità del Capodanno o in occasione di festival importanti come la Flip, il Festival della Letteratura Internazionale di Paraty, che da molti è considerato il più importante evento letterario di questo tipo nell’emisfero sud del pianeta.

Raccontaci qualche episodio che ti ha colpito mentre stavi accompagnando qualcuno dei tuoi clienti
Ogni cliente porta con sé un bagaglio umano e culturale che spesso mi colpisce e accresce l’amore che nutro per il mio lavoro, il più bello che mi potesse capitare nella vita.
Pensando ad un singolo episodio, mi viene in mente quello di una bambina di San Paolo: stavo accompagnando lei e la sua famiglia a visitare un villaggio Guarani. La piccola si innamorò letteralmente di un gattino e, quando arrivò il momento dei saluti, si rattristò molto perché doveva dire addio al gatto. Il giorno dopo i suoi genitori mi chiamarono per verificare se fosse possibile comprare l’animale che si trovava nel villaggio. Non ci pensai due volte e telefonai a Marcia, una dei capi della comunità guarani. Marcia mi rispose che il gattino non era in vendita ma che, se quella famiglia lo desiderasse, avrebbero potuto adottarlo. Così è stato. Gláucia e André fecero ritorno nel villaggio con la loro piccola Nati, alla quale fecero una grande sorpresa. Nati fu incredibilmente felice e alla sua nuova gattina dette il nome indigeno “Tiuí”.
Altro episodio che ricordo e che mi colpì è quello di un viaggiatore giunto a Paraty con una forte depressione. Con lui ci dedicammo ad attività sportive di immersione nella natura e a qualche trattamento naturale terapeutico-olistico (massaggi, Yoga, Reiki, coaching, visita al locale tempio Hare Krishna e al centro Umbanda e altro ancora). Il primo giorno in cui lo abbiamo visto sorridere è stato dopo aver partecipato al mitico Bloco da Lama di Paraty. È un evento in cui le persone si riuniscono per immergersi nel fango delle mangrovie e poi marciano per strada come fossero una tribù indigena del tempo coloniale. Credetemi, si tratta di uno straordinario evento di gruppo dal mio punto di vista assolutamente terapeutico! Dopo tre mesi, grazie anche alla sue capacità di superare i problemi, il nostro viaggiatore ripartì per l’Italia rigenerato e trasformato.
Paraty e i suoi dintorni sono un luogo ideale per ricaricare le batterie. Qui ci si rigenera grazie al contatto con la natura e all’energia delle persone che, in una simbiosi perfetta, sono un patrimonio di bellezza per il Brasile e il mondo.




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