C’è un posto che ho nel cuore e si trova a una quarantina di chilometri dal centro di Rio de Janeiro.
Ricordo che, non avendo un automobile, per arrivarci prendemmo il traghetto che dalla centralissima Praça Quinze porta in pochi minuti a Niterói, dall’altro lato della Baia di Guanabara.
Inutile dire che, quando si mette piede a Niterói, la sensazione è quella di essere balzati dall’altro lato dello specchio: osservare Rio de Janeiro da una prospettiva diversa è entusiasmante. Non c’è niente da fare: abbandonare l’usuale ci aiuta ad apprezzare ciò che conosciamo troppo bene. Niterói è una mini Rio de Janeiro, ne condivide le acque e ne possiede lo stesso paesaggio di spiagge, mata atlântica e montagne.
Tornando alla mia esperienza, una volta sbarcati, un viaggio in autobus di quasi un’ora ci portò a Itacoatiara. È l’ultimo avamposto di Niterói prima che la costa atlantica si allunghi nella sua corsa rettilinea fino a Cabo Frio. Il quartiere ospita l’omonima spiaggia: la mitica Praia de Itacoatiara.
Scesi dal bus, dopo una breve camminata tra gli alberi e qualche bella casa, ci si spalancò agli occhi la tela blu dell’oceano. Le onde e la schiuma bianca erano come le pennellate di un artista ispirato. La sabbia che brillava al sole e le montagne coperte di verde facevano da cornice a quella che ci sembrò subito un’opera d’arte dell’Universo.
Itacoatiara fa quest’effetto, ve lo assicuro.
Ne sapevano qualcosa le popolazioni che abitavano queste terre in tempi meno recenti: in antica lingua tupi, quella parlata dagli indigeni Tamoios, Temiminó e Tupinambás, “itacoatiara” significa proprio “pietra dipinta” o “pietra scolpita”. Evidentemente il fatto che si trattasse di un capolavoro della natura era chiaro già all’epoca.
Itacoatiara è una di quelle spiagge che consiglio a tutti di visitare se si ha un po’ di tempo a disposizione. Ha delle onde meravigliose e ospita molte gare di surf. La spiaggia è frequentata da gente piacevole e le montagne che la incastonano disegnano forme bizzarre, come quella della Pedra do Elefante. Per abbracciare l’oceano, i più coraggiosi salgono sull’enorme roccia che domina la spiaggia sul lato sinistro, il Morro do Costão, ma non c’è bisogno di arrampicarsi fin lassù per ammirare tanta bellezza.
Se sapete surfare bene, potrete entrare nell’acqua. Per vivere momenti di magia, però, vi basteranno anche la sabbia calda, il profumo del mare, il fragore delle onde e un’acqua di cocco. Tutti elementi di cui la bella Itacoatiara abbonda. Chiudete gli occhi e pensate a quanta poesia c’è dall’altro lato della Baia di Guanabara. Basta andare fuori dal consueto per scoprire un mondo altrettanto bello.
Informazioni per la visita
L’accesso alla spiaggia di Itacoatiara è libero e si effettua percorrendo un lungo viale alberato che, dalla strada principale conduce al litorale. Potete arrivare in automobile o taxi, attraversando il lungo ponte Rio – Niterói. Potete anche prendere il traghetto che in neanche 20 minuti vi porterà da Praça XV (centro di Rio de Janeiro) fino a Niterói, quindi proseguire in taxi o in autobus. Il percorso dal centro di Niterói a Itacoatiara richiede circa 45 minuti in autobus. La linea che dal terminal degli autobus conduce a Itacoatiara è il 38.
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