Come in ogni Paese che si rispetti, anche in Brasile la popolazione può essere divisa in base a caratteristiche acquisite per nascita.
In questo senso, essere carioca, ovvero essere nato a Rio de Janeiro (carioca non è sinonimo di brasiliano, come normalmente si pensa), è ben diverso dall’essere paulistano, gaúcho o baiano. Non è né meglio, né peggio. È semplicemente diverso.
Adriana Calcanhotto è gaúcha, di Porto Alegre. A Rio de Janeiro lavora, compone, suona, vive. Adriana Calcanhotto è del sud del Brasile ma i carioca li conosce bene e, in un certo senso, li ama con i loro pregi e i loro difetti.
Il brano Cariocas, del 1994, nasce dall’amore e dalla profonda conoscenza che la Calcanhotto ha di Rio de Janeiro e dei suoi abitanti.
E allora i carioca sono belli, simpatici, moderni, furbi. I carioca non amano i giorni di pioggia perché vivono al sole. I carioca hanno un accento forte, i paulistanos no (almeno così sostengono). I carioca sono attenti, allegri, sexy.
Così, ascoltando la canzone sorge spontanea una domanda: è tutto vero o trattasi di luoghi comuni?
Beh, capirlo è facile. Basta andare a Rio de Janeiro. Buon viaggio!
Racconto scritto a quattro mani da Pietro Scaramuzzo e Simone Apollo per la rubrica Note Carioca.
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