L’ entrata è accanto al maestoso Palácio do Catete, antica sede del governo federale brasiliano, e proprio a ridosso del Parque do Catete.
È un piccolo edificio coloniale dove, una volta varcata la porta, vi sentirete improvvisamente tra gli artigiani del Nordeste e gli artisti di popoli indigeni e comunità quilombolas.
Si chiama Museu Folclórico Edison Carneiro e ospita una parte di eredità della cultura brasiliana per offrirla in dono agli occhi del visitatore. Certamente non è il più famoso tra i musei di Rio de Janeiro ma è uno di quelli che più di tutti possiedono un’anima. Ogni volta che sono entrato in questo museo sono poi uscito felice e consapevole di quanto la cultura del grande Brasile sia variegata e ricca di diversità.
Questo perché, oltre ad ospitare una collezione permanente di circa 14.000 reperti, il Museu Folclórico Edison Carneiro ospita mostre temporanee dedicate a singole regioni del Brasile ad artisti popolari di luoghi sperduti. L’obiettivo è valorizzare un immenso patrimonio e renderlo visibile agli occhi del brasiliano, affinché non perda la sabedoria, quella conoscenza che deriva dal passato, e del turista, affinché si renda conto che il Brasile non è solo quello che è troppo spesso mostrato in televisione a suon di preconcetti.

La Sala do Artista Popular
Forse sono proprio le esposizioni temporanee, che in genere durano una quarantina di giorni, l’aspetto più interessante di questo luogo. Nella Sala do Artista Popular (che insieme al museo fa parte di un più complesso Centro Nacional de Folclore e Cultura Popular) vengono esposti e commercializzati (sì, potete anche comprare le opere!) i lavori di comunità artigiane di ogni angolo del Brasile: pezzi unici e vere e proprie opere d’arte. Il lavoro dei responsabili del museo è certosino: sul sito troverete i cataloghi delle mostre realizzate che sono dei veri e propri studi sul folclore brasiliano. Già solo leggere le storie di questi lavori è interessantissimo. Tutto è organizzato e custodito con attenzione certosina.
Non ricordo cosa ospitasse la Sala do Artista Popular le volte che ci sono stato. Può capitare comunque di entrare qui e trovarsi davanti a un evento come “Bonecas cerâmicas ritxòkò: arte e ofício do povo Karajá” (probabilmente bambole in un tipo di ceramica usata dal popolo Karajá) o ad un’esposizione dedicata alle “Rendas de bilro de Florianópolis” (particolari merletti realizzati nella zona della capitale dello stato di Santa Catarina) o a una mostra delle “Fibras e tramas de Barreirinhas” (accessori artigianali realizzati con le fibre vegetali del territorio di Barreirinhas, in Maranhão, base per le escursioni al famoso parco del Lençóis Maranhenses). Sono solo tre esempi (e vi invito a sfogliare i cataloghi sul sito).
Insomma, il Museu Folclórico Edison Carneiro è un grande catalizzatore della cultura popolare brasiliana. Lo stesso Edson Carneiro, cui il museo è intitolato, è stato un grande etnologo brasiliano che ha studiato per tutta la vita la brasilianità in ogni sua forma e ne è stato uno strenuo difensore.
Immergersi in questo gioiellino, che si trova in Rua do Catete 179 (accanto alla stazione della metro Catete) è un’esperienza carioca di qualità e assolutamente da fare: aiuta a dare acqua alle radici di ognuno di noi.
Informazioni per la visita
Potete visitare il Centro Nacional de Folclore e Cultura Popular e l’annesso Museu Edison Carneiro, in Rua do Catete 179/181. Lo spazio si trova proprio uscendo dalle scale della stazione della Linea 1 della metropolitana Catete (uscita Palácio). Potete anche arrivare in autobus (linee 401, 422, 434, 497, 498 se si proviene dal Centro e dalla zona nord; linee 161, 162 e 434 se si proviene dalla zona sud).
Il museo è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 18:00; il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15:00 alle 18:00. La Sala do Artista Popular è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 11:00 alle 18:00; il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15:00 alle 18:00.




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